Posts Tagged ‘Lario’
Serata Lariana di fotografie dal kayak da mare – a Plesio, Sabato 27 settembre 2014
IL RAMO DI COMO IN INVERNO
VISTO CON GLI OCCHI DI UN CIGNO
in kayak da mare, navigando e fotografando.
Da villa in giardino,
da giardino in villa.
Borghi, paesaggi e dettagli che si specchiano nelle acque del
Ramo di Como.
———————————————
Sabato 27 Settembre 2014 ore 19,30
P L E S I O
(Val Menaggio – lago di Como)
Palazzetto Polifunzionale – Via alla Grona, 88La cultura … vien mangiando
“A Tavola sul Lario”
- Polenta taragna di farina nostrana macinata a freddo in mulino,
- filetto di lavarello,
- pescato di lago in carpione,
- zincarlino,
- formaggio d’alpe.
Il Ramo di Como d’inverno,
visto con gli occhi di un cigno.
Dopo cena,
alle ore 21,
il percorso fotografico
verrà presentato e commentato
da Ekokayak.
Ringraziamenti: Sorgente Chiarella di Plesio, Oleificio Vanini di Lenno, Mulino Mambretti di Carlazzo.
Evento organizzato dall’Associazione Pro Plesio in collaborazione con l’Amministrazione Comunale.
21 settembre 2013 – Presentazione “Inverno in Alto Lario””
L’associazione Pro Plesio organizza presso il Palazzetto Polifunzionale di PLESIO – Val Menaggio – Lago di Como
Sabato 21 settembre 2013 – ore 21*
PROIEZIONE
A
INGRESSO
LIBERO
INVERNO IN ALTO LARIO
visto con gli occhi di un cigno
_________________
DA PUNTA LA GAETA
E DA PUNTA MORCATE
NAVIGANDO VERSO NORD LUNGO LE SPONDE DELL’ALTO LARIO
… E ANCORA PIU A NORD, VERSO IL SUMMO LACU
… ALLA RICERCA DELLE ANTICHE ORIGINI DEL GRANDE LARIO
_____________
PERCORSO FOTOGRAFICO
a cura di
Marco Ferrario (ekokayak)
_
ispirato ai testi di
Davide Van De Sfroos
______________________
Sabato 21 settembre 2013 – ORE 21
PRESSO IL PALAZZETTO POLIFUNZIONALE DI PLESIO (Lago di Como – Val Menaggio)
_______* “A tavola tra Lario e Valtellina” Nel Palazzetto Polifunzionale di Plesio è possibile cenare prima della proiezione. Per la cena l’appuntamento è alle ore 19 e il costo è di 15 euro (escluse bevande e dolci). La prenotazione alla cena deve pervenire entro giovedì 19 chiamando telefonicamente al numero 3487654218 oppure inviando una e-mail a elymolteni@alice.it. Menù: polenta e missoltino, pescato di lago in carpione, sciatt e pizzoccheri fatti a mano, polenta uncia, formaggi locali.Credit fotografici: Marco Ferrario – Clicca sulle immagini per ingrandirle
SUMMO LACU (Altissimo Lario) – Eko-intervista
INVERNO
ALPINO
IN
SUMMO
LACU
IN KAYAK
DA MARE
SULL’ALTISSIMO
LARIO
Vincenzo Maritati, giornalista redattore di PIEDI LIBERI – Itinerari nella natura
intervista Marco Ferrario (Ekokayak)
V.M. – Abbiamo chiesto a Marco Ferrario, creatore di EKO e grande appassionato del kayak e dell’avventura, di raccontarci qualcosa della sua grande passione.
Nelle sue parole un esempio di come l’amore per la natura si manifesti in tutte le stagioni, senza fermarsi neppure davanti alle rigidità del clima, anzi, l’esplorazione del lago d’inverno assume una bellezza e un fascino del tutto particolari.
Marco, come nasce la tua passione per il kayak da mare?
Eko – All’origine di questa passione c’è l’amore per i viaggi avventurosi verso le
isole mediterranee.
La prima volta che utilizzai un kayak fu trent’anni fa quando Ettore, un amico a cui sarò sempre grato, mi condusse ad esplorare le anse del fiume Ticino.
Compresi subito che il kayak era l’anello mancante verso la realizzazione dei miei sogni.
V.M. – Cosa vuol dire Eko–kayak?
Eko – Il significato di Eko sta in queste tre lettere che lo compongono:
E di esplorazione,
K di kayak da mare,
O, rappresenta la “rotondità” del pianeta Terra sul quale l’unico confine possibile è la linea che separa le terre dalle acque, è su questa rotta che costruisco i percorsi dei miei viaggi.
Eko significa anche ecocompatibile e il kayak lo è davvero, scorre silenzioso e non lascia traccia del suo passaggio.
V.M. – So che durante le tue esplorazioni documenti anche scempi edilizi, segnali inquinamenti…
Eko – Navigare in kayak è un privilegio.
Scivolare sull’acqua lentamente e con “passo” umano, consente di osservare la costa e vivere intensamente il paesaggio sentendosi parte di esso.
Un buon kayaker non può accontentarsi di un fluido qualsiasi su cui pagaiare e non può vedere solo il bello, è necessario avere occhi anche per i danni che l’uomo reca alla natura.
Occorre documentare, diffondere, denunciare e contrastare la devastante cementificazione costiera e gli episodi di inquinamento.
Ritengo che impegnarsi in tale senso sia un dovere che abbiamo nei confronti delle future generazioni che erediteranno questo pianeta.
V.M. – Come prepari le tue escursioni?
Eko – Le escursioni giornaliere richiedono una minima preparazione, più o meno la stessa di un escursionista di montagna, ma ovviamente con altri mezzi.
Più attenta è la preparazione a un viaggio nautico di più giorni.
Un kayak da mare adatto al trekking possiede ampi gavoni, nei quali sistemare tutto l’occorrente per affrontare diversi giorni in completa autonomia e non si fatica a pagaiare col kayak carico di provviste e di tutto l’occorrente per la navigazione e il bivacco.
Nel preparare un viaggio è anche indispensabile uno studio della mappa e perciò del percorso, per sapere dove è possibile sbarcare facilmente e dove è meglio sistemare il campo, inoltre non va trascurata la sicurezza e in tale senso è importante monitorare attentamente la situazione meteo-marina.
V.M. – Qual’è la stagione migliore per andare in kayak?
Eko – In kayak da mare si può viaggiare tutto l’anno.
Con opportuni accorgimenti, ogni stagione lo consente ed è proprio navigando in kayak sottocosta che si apprezzano e si comprendono pienamente le diversità stagionali.
Quando arriva la primavera il Mediterraneo mi attende con tutta la sua luce, i suoi colori e i suoi profumi. In particolare sono attratto dagli arcipelaghi, preziosi scrigni di natura e di vita vera.
Invece, col clima freddo e le giornate brevi, amo pagaiare sui laghi prealpini.
V.M. – Quali sono i laghi e gli itinerari più belli nella stagione invernale?
Eko – Per quanto concerne i laghi prealpini, il Lario stretto tra i monti, è sicuramente al primo posto tra le mie preferenze e conosco ormai ogni suo capriccio. Percorrendo le sue sponde è possibile pagaiare per oltre 200 km. senza soluzione di continuità, è una grande fortuna avere una palestra simile vicino a casa.
Anche il Benaco è molto bello, lo frequentavo negli anni della fanciullezza contemplando il suo bacino inferiore che mi appariva immenso e perciò misterioso, quasi fosse mare. Quando ho iniziato a navigarlo in kayak ho potuto finalmente conoscerlo in ogni suo dettaglio e raggiungere la parte nord che ha un fascino molto particolare, accarezzata spesso dal vento teso e gagliardo e coronata a occidente da magnifiche scogliere strapiombanti e a oriente dai più dolci declivi del Monte Baldo.

Lago di Novate Mezzola – sosta sulla spiaggia nei pressi della foce del torrente Codera – sullo sfondo il Monte Berlinghera
Eko – Non ho parole adatte per descrivere pienamente le sensazioni e il piacere di una pagaiata, l’immagine fotografica è più significativa di qualsiasi racconto, perciò lascio parlare le fotografie.
_____________________________________
INTERVISTA pubblicata il 18 febbraio 2013 su PIEDI LIBERI – Itinerari nella natura
Fotografie realizzate in Summo Lacu il 16.dicembre.2012
Credit fotografici: Marco Ferrario
Clicca sulle immagini per ingrandirle